Un caso di ascesso del solco linguale mascellare causato da una esacerbazione di un focolaio infiammatorio cronico

Un paziente si è presentato al policlinico odontoiatrico di Novosibirsk lamentando un forte dolore alla mascella inferiore, limitazione dell’apertura della bocca, difficoltà a deglutire e aumento della temperatura corporea.

Reclami

Storia medica passata

Una settimana prima dell’invio, il cliente era stato visitato da un dentista generico per un dolore al morso nell’area del dente masticatore inferiore destro. Dopo l’esame clinico e le radiografie, il cliente è stato indirizzato a un dentista-chirurgo per l’estrazione del dente fastidioso. Per motivi di tempo il cliente non si è presentato all’appuntamento ed è dovuto uscire per lavoro. Il dente ha continuato a far male, la mattina del 04.11.2018 il dolore è diventato più intenso, l’apertura della bocca limitata, la difficoltà a deglutire, la temperatura corporea aumentata. Il giorno successivo il paziente si è sottoposto a cure odontoiatriche.

Stava crescendo e si stava sviluppando in base all’età. Fumatore di prodotti del tabacco, beve bevande alcoliche dall’età di 14 anni. Non ha lavorato negli ultimi sei mesi.

Esame

Il volto è relativamente simmetrico, la bocca si apre fino a 1 cm tra gli incisivi centrali della mascella superiore e inferiore. Alla palpazione era presente un nodulo fortemente dolente nella regione sottomandibolare destra, la pelle era color carne, moderatamente tesa e difficile da piegare. L’esame della cavità orale è ostacolato dalla limitata apertura della bocca. Cavità orale (dopo blocco di Bersch): corona del dente 46 distrutta per 2/3, 2 mm sotto il margine gengivale, la percussione è fortemente dolorosa. Nell’area dei denti 46 e 47 sul lato della lingua c’è un rigonfiamento della mucosa iperemica edematosa, la palpazione rivela un infiltrato fortemente doloroso. La temperatura corporea era di 38,5°C.

La radiografia mostra la distruzione del tessuto osseo all’apice della radice del dente 46 con contorni irregolari indistinti.

Diagnosi:

Trattamento

Il 05.11.2018 è stato estratto il 46° dente in anestesia guidata e per infiltrazione con 8 ml di soluzione di lidocaina al 2%, è stata praticata un’incisione laterale linguale nell’area del 46° e 47° dente, è stata eseguita una periostotomia, è stato aperto il pus in modo smussato, si è ottenuto un abbondante scarico purulento, è stato eseguito un trattamento antisettico della cavità orale con acqua di clorexidina allo 0,05%, la ferita postoperatoria è stata drenata con un tubo in PVC perforato. Prescrizioni: Amoxiclav 1000 mg 1 compressa 2 volte al giorno, Naiz 1 compressa 2 volte al giorno (corso – 7 giorni). Si consiglia: bagni orali con soluzione salina ogni 2-3 ore, uso attivo di bevande calde vitaminizzate, nessun raffreddamento o surriscaldamento per un mese, controllo il giorno successivo.

Il 06.11.2018, il paziente nota un miglioramento delle sue condizioni generali e lamenta un dolore moderato nell’area della ferita post-operatoria. L’apertura della bocca è fino a 2,5 cm, la palpazione della regione sottomandibolare destra è dolorosa, la fossa del dente 46 è coagulata, i bordi della ferita postoperatoria sono iperemici, gonfi, c’è un drenaggio nella ferita, scarico purulento dal drenaggio. La temperatura corporea era di 37,3°C. È stato effettuato un trattamento antisettico della cavità orale con una soluzione di clorexidina allo 0,05%. Il trattamento è indicato in base al piano e all’aspetto del giorno successivo. In data 07.11.2018 il cliente non ha ricevuto alcun reclamo. L’apertura è fino a 3 cm, la palpazione dell’area sottomandibolare destra produce una moderata tenerezza. La cuspide del dente 46 è in fase di coagulazione, i bordi della ferita postoperatoria sono leggermente iperemici e gonfi, c’è un drenaggio nella ferita, scarso scarico purulento dal drenaggio. La temperatura corporea è leggermente diminuita (37,0°C). È stato eseguito un trattamento antisettico con una soluzione acquosa di clorexidina allo 0,05%, la ferita postoperatoria è stata drenata con una presa di gomma. Viene indicata anche la terapia secondo il piano e la frequenza del giorno successivo. In data 08.11.2018 il paziente non ha presentato alcun reclamo. La palpazione della regione sottomandibolare destra è indolore, non si rilevano alterazioni patologiche, apertura completa della bocca. La temperatura corporea era di 36,6°C. La cuspide del 46° dente era in fase di epitelizzazione, la ferita postoperatoria era pulita, tranquilla, senza scarico, il drenaggio è stato rimosso.

Il risultato del trattamento è stato il completo recupero. La ferita post-operatoria e la cavità del 46° dente sono completamente epitelizzate dopo 14 giorni di trattamento. Il paziente è ora in fase di preparazione per il restauro dei denti con costruzioni ortopediche.

Conclusione

Questo esempio è molto rappresentativo. Al paziente è stata consigliata un’estrazione, per la quale non c’era tempo. Il declino dell’immunità e forse l’ipotermia hanno portato a un’esacerbazione dell’infiammazione cronica e a un ascesso. Di conseguenza, il paziente ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico, a una terapia antibiotica e a un lungo periodo di riabilitazione fino al completo recupero.